Sant'Agata dei Goti. Le mostre e il fascino dei vasi mitologici
Sant'Agata dei Goti è un centro a sud ovest del Capoluogo beneventano situato a 159 metri s.l.m. nella zona orientale della valle del fiume Isclero, posto al confine con il territorio casertano ed ai margini dell'area metropolitana di Napoli. Il centro urbano sorge su di una sporgenza tufacea in direzione nord-sud fra i profondi burroni del Riello e del Martorano, affluenti dell'Isclero.
Il centro storico è dotato di un ricco patrimonio di chiese e monumenti che magnificano questo borgo, anche se, dal mio punto di vista non valorizzato a dovere.
Dal ponte Martorano si apre la vista delle fondamenta del centro storico, qui il fascino delle Mura antiche che si radicano al suolo, è visibile in tutta la sua meraviglia.
Alle porte del centro storico, è situata la panoramica villa comunale adiacente al Castello Ducale, e di fronte l'antichissima Chiesa di San Menna.
Numerose sono le chiese sparse nei vicoli del centro storico, alcune adibite a musei.
Molto importante è il Museo Diocesano ospitato nella chiesa della Madonna del Carmine in piazza del Carmine, esso raccoglie importanti reperti e introduce alla vita di Sant'Alfonso Maria de' Liguori, vescovo di Sant'Agata dei Goti dal 1762 al 1775. A Sant'Alfonso è dedicato il monumento in piazza Umberto I dove ha sede anche il Palazzo Vescovile in cui sono meticolosamente conservati documenti e oggetti appartenuti al Santo.
Le Mostre
La Chiesa di San Francesco recentemente restaurata, ospita occasionalmente mostre archeologiche di notevole importanza storica e artistica come quella relativa al vaso di Assteas allestita nel 2018, che ha registrato migliaia di visitatori.
Piu recente la mostra interattiva che abbiamo visto insieme ai bambini: “Il Primo Enigma”, ovvero l'indovinello più antico della storia.
La mostra completamente gratuita, espone il cratere di Python risalente a circa 2500 anni fa, e raffigurante il mito di Edipo e della Sfinge. Molto suggestive le proiezioni multimediali concentrate nella prima parte sul pavimento maiolicato della navata centrale della Chiesa, realizzato dai fratelli Massa, nel 1700, e a seguire ripercorrono la storia del cratere realizzato da Python, ceramografo pestano, allievo e collaboratore del maestro Assteas.
Abbiamo trovato la mostra molto interessante, curata e accessibile a tutti. I tre bambini del gruppo (il più piccolo 3 anni) l'hanno seguita con interesse, e pur non cogliendo tutti i passaggi artistici e mitologici, hanno senz'altro apprezzato gli effetti luminosi e musicali, in una sceneggiatura di ampio spessore artistico e culturale.
Noi abbiamo concluso la visita apprezzando il famoso gelato artigianale al bacio, ma torneremo per altre gite con i piccoli curiosi globetrotters!
Il patrimonio culturale e architettonico è notevole, dedicherò articoli più approfonditi ai percorsi turistici consigliati nel borgo di Sant'Agata dei Goti, con i bambini.
Dal ponte Martorano si apre la vista delle fondamenta del centro storico, qui il fascino delle Mura antiche che si radicano al suolo, è visibile in tutta la sua meraviglia.
Alle porte del centro storico, è situata la panoramica villa comunale adiacente al Castello Ducale, e di fronte l'antichissima Chiesa di San Menna.
Numerose sono le chiese sparse nei vicoli del centro storico, alcune adibite a musei.
Molto importante è il Museo Diocesano ospitato nella chiesa della Madonna del Carmine in piazza del Carmine, esso raccoglie importanti reperti e introduce alla vita di Sant'Alfonso Maria de' Liguori, vescovo di Sant'Agata dei Goti dal 1762 al 1775. A Sant'Alfonso è dedicato il monumento in piazza Umberto I dove ha sede anche il Palazzo Vescovile in cui sono meticolosamente conservati documenti e oggetti appartenuti al Santo.
Le Mostre
La Chiesa di San Francesco recentemente restaurata, ospita occasionalmente mostre archeologiche di notevole importanza storica e artistica come quella relativa al vaso di Assteas allestita nel 2018, che ha registrato migliaia di visitatori.
La mostra completamente gratuita, espone il cratere di Python risalente a circa 2500 anni fa, e raffigurante il mito di Edipo e della Sfinge. Molto suggestive le proiezioni multimediali concentrate nella prima parte sul pavimento maiolicato della navata centrale della Chiesa, realizzato dai fratelli Massa, nel 1700, e a seguire ripercorrono la storia del cratere realizzato da Python, ceramografo pestano, allievo e collaboratore del maestro Assteas.
Abbiamo trovato la mostra molto interessante, curata e accessibile a tutti. I tre bambini del gruppo (il più piccolo 3 anni) l'hanno seguita con interesse, e pur non cogliendo tutti i passaggi artistici e mitologici, hanno senz'altro apprezzato gli effetti luminosi e musicali, in una sceneggiatura di ampio spessore artistico e culturale.
Noi abbiamo concluso la visita apprezzando il famoso gelato artigianale al bacio, ma torneremo per altre gite con i piccoli curiosi globetrotters!
Il patrimonio culturale e architettonico è notevole, dedicherò articoli più approfonditi ai percorsi turistici consigliati nel borgo di Sant'Agata dei Goti, con i bambini.